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In data 13/08/2016 07:06:11 a pubblicato
TopGan
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Sclerosi multipla, ora c'è una speranza: e viene dall'Italia - Secolo d'Italia
Un nuovo protocollo consente di affrontare la sclerosi multipla. Lo ha elaborato l'avvocato Fabrizio De Silvestri, colpito dalla malattia ventianni fa
Sclerosi multipla, ora c’è una speranza: e viene dall’Italia
La sclerosi multipla è una di quelle malattie che fanno dubitare dell’esistenza di Dio, per parafrasare il professor Veronesi. Si tratta di una delle patologie più feroci della nostra epoca, e per la quale, a oggi, non esiste alcuna cura. La malattia colpisce le cellule nervose impedendo la comunicazione tra cervello e midollo spinale. In Italia ci sono tra i sessantamila e i settantamila casi. Non si sa come venga, o da dove venga, si è osservato però che colpisce maggiormente i Paesi industrializzati. La sclerosi è degenerativa, ossia tende a peggiorare, e causa una vasta gamma di danni neurologici che conducono fino alla disabilità fisica e anche cognitiva. La speranza di vita con questa malattia diminuisce di 10-15 anni rispetto a quella di una persona sana.
Un protocollo rivoluzionario
Ebbene, oggi forse c’è una speranza concreta per gli ammalati di sclerosi multipla. E la speranza viene proprio dall’Italia. La storia di Fabrizio De Silvestri potrebbe essere quella di ognuno di noi che, un giorno qualsiasi, si accorgesse di essere stato colpito dalla sclerosi, magari con un bruciore al braccio. De Silvestri, che è avvocato, fu colpito venti anni fa – ora ne ha 42 – quando era un giovane felice, uno sportivo; la sua vita ne fu pesantemente condizionata. «Ma non permisi alla sclerosi di distruggermi», dice oggi. «Dopo aver seguito le terapie consuete, a un certo punto mi sono stufato, e ho iniziato a studiare». Ognuno di noi farebbe lo stesso. Insomma De Silvestri, che è un naturopata, in capo a qualche anno è diventato un esperto, non si è arreso. E ha messo a punto un protocollo, un protocollo che dà risultati confortanti. «Io non mi potevo nemmeno muovere – dice – non potevo camminare. Oggi invece mi sposto autonomamente». Miracolo? No, semplicemente la messa a punto di unnuovo farmaco, già brevettato da lui (non per niente è avvocato), che è stato ottenuto mischiando farmaci che servono a tutt’altro. Unitamente a una dieta alimentare severa. E funziona.
L’alimentazione alla base dei miglioramenti
«Sì, a un certo punto, dopo ben 18 anni di terapie varie, ho deciso di prendere in mano la mia vita, nel bene e nel male. Per prima cosa ho cambiato alimentazione, perché avevo notato che i sintomi cambiavano a seconda della dieta. In seguito, insieme con la dottoressa Annalisa Grasso, Fabrizio Romani e altri esperti, ho brevettato questo farmaco. Il protocollo poi prevede esercizi specifici di fisioterapia». De Silvestri sperimentò il protocollo su se stesso, con risultati sorprendenti: dalla sedia a rotelle a camminare normalmente. «Adesso ci sono una ventina di malati che stanno seguendo il protocollo – racconta – e i primi risultati sono davvero incoraggianti. È ovvio che dobbiamo sempre essere prudenti prima di alimentare troppe speranze, ma sono fiducioso». Il protocollo si chiama “7 to Stand“.
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In data 12/08/2016 20:16:29 a pubblicato
Michele Sonnessa
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Sì cerca personale femminile per apprendista di sala
Sì cerca personale femminile per apprendista di sala, anche senza esperienza, ma con personalità e voglia di stare al pubblico. Per info solo in privato. Buona giornata
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In data 12/08/2016 20:08:11 a pubblicato
TopGan
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Allarme squalo nel Golfo: via tutti dal mare, alzata la bandiera rossa
TRIESTE - Bagni vietati ai Topolini di Barcola a causa dell'avvistamento di uno squalo in mare. E' così scattata oggi, venerdì 12 agosto, la procedura d'emergenza. Sarebbe stato un bagnante ad avvistare la pinna dello squalo. In via precauzionale è dunque stata issata la bandiera rossa lungo tutto il lungomare.
I bagnini sono stati impegnati a far rispettare il divieto di balneazione. L'avvistamento è avvenuto all'altezza del terzo topolino ma anche altri bagnanti avrebbero confermato la presenza della pinna. La Guardia Costiera, allertata, sta monitorando le acque in cerca dell'animale.
L'Area Marina di Miramare segnala intanto su facebook che nella consueta campagna di monitoraggio in mare, numerosi e interessanti sono stati gli avvistamenti: berte minori, beccapesci, gabbiani corallini, marangoni dal ciuffo e inoltre due gruppi di delfini e una grande tartaruga al largo di miramare.
Lo squalo sarebbe lungo all'incirca un metro e mezzo.
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In data 11/08/2016 09:06:15 a pubblicato
TopGan
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I Tg non vi dicono la verità, noi eseguiamo gli ordini. Le rivelazioni choc di una giornalista Rai!
A VERITA’ NON VI VERRA’ MAI DETTA… QUESTA E’ L’UNICA CERTEZZA!!!
Che questo accadesse, diciamocela tutta: non avevamo dubbi. Ma che a dirlo e spiattellarlo ai 4 venti, fosse una giornalista Rai…Beh non lo avremmo mai pensato. La donna in questione è Elisa Ansaldo. Lei stessa ha reclamato e si è battuta per i diritti ad un’ informazione giusta e veritiera, cosa che in Rai non accadeva e non accade neppure adesso!!
Nelle 2006 e nel 2007 conduce la sezione giornalistica durante le due edizione di Unomattina
Il 25 maggio 2011, in polemica con il direttore Augusto Minzolini, annuncia il suo ritiro da conduttrice del TG1, contestando il fatto che esso violerebbe i più elementari doveri dell’informazione pubblica come equilibrio, correttezza, imparzialità e completezza dell’informazione seguendo di circa un anno la medesima decisione della collega di redazione e amica Maria Luisa Busi.
La stessa Elisa Ansaldo aveva affermato: "Per motivi professionali e deontologici non ritengo più possibile mettere la faccia in un tg che fa una campagna di informazione contro" .
Solo nel 2013 torna alla conduzione del TG1 conducendo: prima l’edizione dell 17, poi quella delle 13:30. E’ proprio nel periodo della sua pausa giornalistica Rai che la stessa giornalista ha manifestato pubblicamente il suo disappunto nei confronti di una testata giornalistica, quale il TG1. Privo di veridicità e fondamenti basati sulla lealtà alla notizia…
Insomma, la giornalista Elisa Ansaldo non le ha mandate a dire a nessuno e non ha accettato il modus operandi della Rai, in quanto non conforme alle leggi ma soprattutto determinato a celare, nascondere e modificare la notizia.
Ha reclamato il diritto all’informazione: un’ informazione corretta, integrale e non censurata. "In Rai si ha paura della notizia, e le cose accadono sempre dove noi non siamo…Nella case, nelle industrie, nelle carceri, nella aziende…Guarda caso noi siamo da un’ altra parte.” e continua polemizzando "Chi si poteva immaginare che le gente comune si trovava a combattere con la disoccupazione, i licenziamenti e la cassa integrazione. Che esiste il problema del precariato nelle scuole. Invece no…Noi pensavamo che a voi questo non interessasse…Credevamo che voleste sentir parlare di Michele e Sbrina Misseri, Sara scazzi, e Yara… Insomma di tutto lo spettacolo montato intorno a queste povere ragazze".
Ascoltate l’intero intervento della giornalista Elisa Ansaldi e capirete mote cose… Il video è caricato in fondo all’articolo!
A nostro avviso, la situazione è grave. E i politici vogliono la nostra disinformazione perchè è comoda. Solo così possono continuare ad operare indisturbati. E’ proprio per questo che noi stessi non seguiamo più l’informazione che viene passata dalla tv. Che sia pubblica o privata, esse è un’ informazione corrotta e manipolata. Non è un’informazione che nasce per informare. ma è determinata a disinformare!!!
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In data 11/08/2016 08:08:55 a pubblicato
TopGan
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“Dimenticate Roma e Milano: Torino è un incanto”. Parola degli irlandesi
La prima capitale d’Italia piace all’Independent per stile e sapori. Bocciati i trasporti«Dimenticate Roma e Milano. Ecco una gustosa (e meno affollata) pausa italiana: Torino». A consigliare ai suoi lettori un fine settimana sabaudo è l’Irish Independent, il più venduto quotidiano irlandese.
Torino viene definita dalla giornalista Isabel Conway «un incanto. La prima capitale d’Italia è meno soffocante di Milano, meno affollata di Roma, e più saporita di entrambe». Nell’articolo racconta il suo fine settimana in città, elencando locali e altri consigli pratici.
A stupirla è in particolare «The apericena», che ha definito «un istituzione di Torino». Racconta la storia della Sindone, «nascosta all’interno di un cofanettonel magnifico Duomo di Torino. Una copia dettagliata può essere esaminata nella cappella adiacente al Museo della Sindone, in via San Domenico, però».
Per il capitolo «Guilty Pleasure», i piaceri proibiti, la giornalista ha deciso di fotografare i l mitico Bicerin affianco ad una copia de La Stampa, sul tavolino di un bar del centro. Ma non è mancata la nota negativa: un «glitch», un problema tecnico, nei trasporti. «Il tempo e lo spazio sembrano nozioni relative in Italia - si legge -. Un funzionario dell’aeroporto ci ha guidato ad un treno inesistente, i nostri biglietti erano non trasferibili e abbiamo finito per sborsare di nuovo per salire su uno degli intermittenti autobus per la città del sabato».
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LE TUE MANI
Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.