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Il fantasma del castello alle porte di Torino aspetta un nuovo padroneAd Arignano in vendita un maniero del XV secolo, “Luogo magico, collegato a grotte alchemiche”![]() Il fantasma è incluso nel prezzo. Proprio come il tesoro degli alchimisti, se lo si riesce a trovare. Bastano 600 mila euro per acquistare la Rocca di Arignano, un maniero merlato immerso nel verde dell’ultimo Comune torinese alle porte del Monferrato, dalle fondamenta intrise di esoterismo. L’annuncio, comparso sul principale portale italiano dedicato alla compravendita degli immobili, afferma che l’antico castello a 20 km da Torino è abitato da un fantasma. Ma la storia che nasconde è ancora più affascinante. Pare infatti che dalle segrete del castello di Arignano parta un lungo tunnel sotterraneo che si collega al Polo Reale di Torino, proprio dove si nascondono le leggendarie grotte alchemiche. Un luogo mistico, situato all’incrocio d’importanti linee geomantiche, a cui – leggenda narra – solo alcuni eletti hanno la fortuna di accedere. Uno dei portali sarebbe vicino alla fontana barocca della Nereide dei Giardini Reali, un altro proprio ad Arignano, luogo frequentato da Cagliostro. L’alchimista siciliano, condannato al carcere a vita per eresia nel 1791, ha fatto più volte visita a Torino, città ideale per i suoi esperimenti. Tentò anche di stabilirsi lì, per esercitare la sua «medicina alternativa», di stampo esoterico, e affermò non solo di essere in possesso della pietra filosofale, ma di saperla utilizzare per trasmutare i metalli vili in oro. Il capoluogo piemontese ha sempre mantenuto la sua fama di città magica, trovandosi al vertice del triangolo della magia bianca, insieme con Lione e Praga, e contestualmente di quello della magia nera, con Londra e San Francisco. Le sue grotte alchemiche sono considerate porte interdimensionali dove sarebbe possibile abbandonare la propria dimensione corporea per raggiungerne una immateriale. È lì che sarebbe stata nascosta la pietra filosofale, il talismano in grado di produrre l’elisir di lunga vita, oltre che trasformare ogni metallo in oro. Maghi e alchimisti passati da Torino hanno a lungo cercato questi portali, che ancora oggi si nascondo agli occhi dei comuni mortali. Che il restauro del castello sia la giusta occasione per riportarli alla luce? La Rocca sorge nella parte più alta del paesino medievale di Arignano. È caratterizzata da un’imponente torre quadrata ornata con i merli tipici del periodo in cui è stata costruita ed è rimasta praticamente immutata dal XV secolo. L’attuale conformazione è infatti frutto delle rivisitazioni architettoniche apportate alla struttura originaria del X secolo dai marchesi, feudatari e signorotti che l’hanno abitata sino al Quattrocento. Dopo quasi o nulla è stato cambiato, ed è in quel tempo che si viene proiettati visitando la Rocca. «Un tempo di cavalieri, guerre, danze e banchetti. Tempi di tesori e di fantasmi che (si dice) siano ancora lì». Così recita l’annuncio «Vendesi antico e suggestivo castello nel Monferrato, completo di fantasma e tesoro», pubblicato dall’agenzia immobiliare romana a cui si sono rivolti gli ereditieri piemontesi. Ma, nonostante la struttura sia assolutamente solida, i proprietari chiariscono che necessita di alcuni interventi di manutenzione e restauro. Questo spiega un prezzo tutto sommato non così elevato per un immobile su tre piani di oltre 220 metri quadrati ciascuno, con un’altezza interna di sei metri e un’eccezionale terrazza panoramica da dove si ammira la vallata, incluso il suggestivo lago di Arignano, il più grande specchio d’acqua della collina torinese. |
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