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In data 12/07/2020 16:55:33 a pubblicato
Florentina Trifonova
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L’orgoglio e la dignità dell’amor proprio
Spesso si dice che l’orgoglio sia alimentato dall’ego e la dignità dallo spirito. Ad ogni modo, queste due dimensioni psicologiche sono due abitanti quotidiani delle turbolente isole delle relazioni affettive e spesso vengono confuse tra loro.
L’orgoglio, ad esempio, è un nemico celebre che si tende ad associare all’amor proprio. In realtà l’orgoglio è di più: è un architetto specializzato nell’edificazione di muri, nella tessitura di tende divisorie nelle nostre relazioni, nell’aggiunta dell’arroganza in ogni parola e nella coltivazione del vittimismo. Tutti questi atti distruttivi mascherano una bassa autostima.
Dal canto suo, la dignità è tutto il contrario. Agisce sempre ascoltando la voce del nostro Io per garantire l’esistenza delle cose più belle dell’essere umano, come il rispetto di se stessi e degli altri. Il concetto di amor proprio acquisisce il suo massimo significato, perché la dignità se ne nutre per proteggersi e affermare l’autostima, ma senza mai danneggiare gli altri, senza causare effetti collaterali.
La dignità ha un prezzo molto alto
La dignità non si vende, non si perde e non si regala. Perché una sconfitta al momento giusto è sempre più degna di una vittoria non combattuta. Forse usciamo dalla battaglia con il cuore intero e a testa alta, ma la tristezza infetterà i giorni a venire e le speranze.
Le persone tendono a pensare che non ci sia niente di peggio che essere abbandonati da qualcuno che amano; non è così: la cosa più terribile è perdere se stessi amando qualcuno che non ci corrisponde.
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In data 12/07/2020 17:04:18 a pubblicato
Antonella Laricchia
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Il tuo voto cambia le cose in PUGLIA
Antonella Laricchia si trova qui: Puglia, Italy.Ieri alle 11:59 ·
Il tuo voto cambia le cose, a farci credere il contrario è chi trema al pensiero che le cose cambino davvero.
🔴 Sono gli stessi che stanno provando a convincere me e la mia squadra, numerosa e straordinariamente coesa, a diluire una possibilità di cambiamento in una soluzione di vecchiume.
🔴 Sono gli stessi che stanno provando a convincere voi che deve essere la paura del "più peggio" (Chi dei due è peggio tra Emiliano e Fitto? Io non saprei dirlo, hanno fatto gli stessi disastri.) a ispirare le vostre scelte e non la possibilità unica, concreta e inedita di GESTIRE FINALMENTE CON EFFICIENZA settori strategici come il lavoro, l'agricoltura e la sanità, con il #M5S al Governo della #Puglia.
✅ IL MIO È UN PROGETTO COLLETTIVO, dove ognuno di noi deve fare la sua parte sempre, a partire da questa campagna elettorale.
💪🏻 Io sono pronta a fare la mia parte, senza risparmiare un grammo di energia e senza cedere di un millimetro alle lusinghe.
💪🏻 La mia squadra sta lavorando senza sosta, per moltiplicare sul territorio i miei sforzi.
👉🏻 Servono CITTADINI CONSAPEVOLI, ATTIVISTI MOTIVATI ed ELETTORI DETERMINATI a chiamare al voto tutti quei milioni di pugliesi che scelgono di rimanere a casa.
✅ Posso contare su di voi?
📌 Ci vediamo oggi, in via Calefati 56, a #Bari, dalle 18.00 (alle 17.00 c’è conferenza stampa).
#MatteteciAllaProva #IlTuoVotoCambia #LaricchiaPresidente
⭐️ SE VUOI SOSTENERCI, DONA ORA: bit.ly/LaricchiaPresidenteDonazioni ⭐️
PASSATE PAROLA!
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In data 12/07/2020 10:59:35 a pubblicato
Florentina Trifonova
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La saggezza emotiva nei dialoghi del Piccolo Principe-p.1
Saint-Exupéry, attraverso l’opera Il Piccolo Principe, ci regala un passaggio bellissimo, che oggi vogliamo proporvi con l’intenzione di fare luce su questa potente realtà emotiva che riguarda tutti noi.
«Ti amo» – disse il Piccolo Principe.
«Anche io ti voglio bene» – rispose la rosa.
«Ma non è la stessa cosa» – rispose lui. – «Voler bene significa prendere possesso di qualcosa, di qualcuno. Significa cercare negli altri ciò che riempie le aspettative personali di affetto, di compagnia. Voler bene significa rendere nostro ciò che non ci appartiene, desiderare qualcosa per completarci, perché sentiamo che ci manca qualcosa.»
Voler bene significa sperare, attaccarsi alle cose e alle persone a seconda delle nostre necessità. E se non siamo ricambiati, soffriamo. Quando la persona a cui vogliamo bene non ci corrisponde, ci sentiamo frustrati e delusi.
Se vogliamo bene a qualcuno, abbiamo alcune aspettative. Se l’altra persona non ci dà quello che ci aspettiamo, stiamo male. Il problema è che c’è un’alta probabilità che l’altro sia spinto ad agire in modo diverso da come vorremmo, perché non siamo tutti uguali. Ogni essere umano è un universo a sé stante.
Amare significa desiderare il meglio dell’altro, anche quando le motivazioni sono diverse. Amare è permettere all’altro di essere felice, anche quando il suo cammino è diverso dal nostro. È un sentimento disinteressato che nasce dalla volontà di donarsi, di offrirsi completamente dal profondo del cuore. Per questo, l’amore non sarà mai fonte di sofferenza.
Quando una persona dice di aver sofferto per amore, in realtà ha sofferto per aver voluto bene. Si soffre a causa degli attaccamenti. Se si ama davvero, non si può stare male, perché non ci si aspetta nulla dall’altro. Quando amiamo, ci offriamo totalmente senza chiedere niente in cambio, per il puro e semplice piacere di “dare”. Ma è chiaro che questo offrirsi e regalarsi in maniera disinteressata può avere luogo solo se c’è conoscenza.
Possiamo amare qualcuno solo quando lo conosciamo davvero, perché amare significa fare un salto nel vuoto, affidare la propria vita e la propria anima. E l’anima non si può indennizzare. Conoscersi significa sapere quali sono le gioie dell’altro, qual è la sua pace, quali sono le sue ire, le sue lotte e i suoi errori. Perché l’amore va oltre la rabbia, la lotta e gli errori e non è presente solo nei momenti allegri.
Amare significa confidare pienamente nel fatto che l’altro ci sarà sempre, qualsiasi cosa accada, perché non ci deve niente: non si tratta di un nostro egoistico possedimento, bensì di una silenziosa compagnia. Amare significa che non cambieremo né con il tempo né con le tormente né con gli inverni.
Continua
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In data 12/07/2020 11:01:30 a pubblicato
Florentina Trifonova
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La saggezza emotiva nei dialoghi del Piccolo Principe-p.2
Amare è attribuire all'altro un posto nel nostro cuore affinché ci resti in qualità di partner, padre, madre, fratello, figlio, amico; amare è sapere che anche nel cuore dell’altro c’è un posto speciale per noi. Dare amore non ne esaurisce la quantità, anzi, la aumenta. E per ricambiare tutto quell'amore, bisogna aprire il cuore e lasciarsi amare.
«Adesso ho capito» – rispose la rosa dopo una lunga pausa.
«Il meglio è viverlo» – le consigliò il Piccolo Principe.
Un’altra interessantissima lezione a questo riguardo ci viene offerta dal buddismo. In esso si afferma saggiamente che, se si desidera un fiore, perché “gli si vuole bene”, lo si coglie e lo si porta con sé. Se lo si ama, invece, lo si innaffia ogni giorno e ci si prende cura di lui.
Per concludere, quando amiamo qualcuno, lo accettiamo per come è, restiamo al suo fianco e cerchiamo di lasciare sempre in lui tracce di felicità e di gioia. Perché i sentimenti devono venire dalla parte più profonda di noi per essere puri ed intensi.
Per questo motivo, è essenziale fare un esercizio interiore e chiederci se ci stiamo comportando nel modo giusto, se stiamo gestendo al meglio i nostri attaccamenti e i nostri sentimenti o se, invece, siamo confusi dalla smania di attribuire parole profonde e permanenti alle nostre relazioni.
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In data 12/07/2020 10:34:36 a pubblicato
TopGan
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BENVENUTO MAURIZIO
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LE TUE MANI
Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.