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  1. In data 22/02/2022 08:00:18 a pubblicato
    Vito Fierro
    Vito Fierro


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    Quello che sono

    Questo è per te
    è il mio intero cuore
    è il libro che ti avrei letto
    quando fossimo stati vecchi
    Adesso sono un'ombra
    Sono senza pace come un impero
    Tu sei la donna
    che mi ha reso libero
    Ti ho vista guardare la luna
    Non hai esitato
    ad amarmi con essa
    Ti ho vista onorare gli anemoni
    colti tra le rocce
    mi hai amato con essi
    Sulla sabbia liscia
    tra i ciottoli e la spiaggia
    mi hai accolto nel cerchio
    meglio ancora di come si accoglie un ospite
    Tutto ciò è accaduto
    nella verità del tempo Senza chiedermi sangue
    Su tantissimi tavoli di legno
    Ti ho voluta per la tua bellezza
    mi hai dato più di te stessa
    Hai condiviso la tua bellezza
    questo è tutto ciò che ho appreso stanotte
    mentre ricordo gli specchi
    dai quali sei scomparsa
    dopo che hai donato loro
    ciò che essi ti chiedevano
    per la mia iniziazione
    Adesso sono un'ombra
    desidero ardentemente
    giungere alla fine del mio peregrinare e vado avanti
    con l'energia della tua preghiera.

    Leonard Choen




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  2. In data 22/02/2022 09:12:11 a pubblicato
    Vito Fierro
    Vito Fierro


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    Un milione di scale

    Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
    e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
    Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
    Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
    le coincidenze, le prenotazioni,
    le trappole, gli scorni di chi crede
    che la realtà sia quella che si vede.
    Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
    non già perché con quattrocchi forse si vede di più.
    Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
    le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.

    Eugenio Montale


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  3. In data 16/02/2022 15:43:11 a pubblicato
    TopGan
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    Come siamo

    Siamo un po' come dei libri, la maggior parte della gente, vede solo la nostra copertina.
    Nel migliore dei casi, legge l’introduzione.
    Molti si limitano ad affidarsi alle critiche di altri.
    Ma la cosa certa è che, rare sono le persone davvero interessate a sfogliarne le pagine, e a voler veramente conoscere le nostre storie.



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  4. In data 20/02/2022 08:00:59 a pubblicato
    Rita Guccino
    Rita Guccino


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    QUANDO LA CASA DEI NONNI SI CHIUDE

    “Uno dei momenti più tristi della nostra vita é quando la porta della casa dei nonni si chiude per sempre. Una volta chiusa quella porta non ci saranno più i pomeriggi felici con zii, cugini, nipoti, genitori fratelli e sorelle. Ve lo ricordate? Non era necessario andare al ristorante la domenica. Si andava a casa dei nonni. A Natale la nonna bucava l’ozono con le sue fritture mentre il nonno si dedicava all'arrosto facendo puntualmente bruciare la canna fumaria. La tavola era lunghissima e veniva apparecchiata nella stanza più grande. Adesso la casa è chiusa ed è rimasta soltanto la polvere. Un cartello vendesi. Nessuno la vuole quella casa. È vecchia. Va ristrutturata. Costa troppo. Ma che ne sapete di quanto vale la casa dei nonni. La casa dei nonni non ha un valore. E così passano gli anni. Non ci sono più regali da scartare. Frittate da mangiare. Verdure da pulire. Quando la casa dei nonni si chiude ci ritroviamo adulti senza capire quando abbiamo smesso di essere bambini. Certo per i nonni saremo sempre piccoli e indifesi. Sempre. I nonni avevano sempre il caffè pronto. La pasta. Il vino. Le caramelle. Poi finisce tutto. Non ci sono più le canzoni. Non si fa più la pasta fatta in casa. La nonna non friggerà più le patatine e io non potrò più rubarle di nascosto dal forno. Siete andati via troppo presto porca miseria. Io volevo fare la salsa ancora una volta. Il mirto. Le chiacchiere. E il liquore all'alloro. Io volevo ancora accatastare la legna con te nonno, anzi grazie per avermelo insegnato. E grazie per gli insegnamenti sulla vita. E sulla campagna. E sul giardinaggio. Ora quando passo guardo quella casa e mi viene sempre l’abitudine di parcheggiare. E di buttare giù il campanello. E di sentire la nonna gridare che porco giuda non sono modi quelli. Scusa nonna. Non suonerò più il campanello. Al massimo quando mi capiterà di pensarvi di nuovo, come ora, canterò una canzone. Quella preferita dal nonno. Un amore così grande.



    Antonio Cotardo


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  5. In data 13/02/2022 07:05:15 a pubblicato
    TopGan
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    A 2000 metri dove nasce il Po, le immagini desolanti: la sorgente è irriconoscibile

    A Pian del Re, sotto il Monviso, a poco più di duemila metri di altitudine, una roccia indica il punto in cui nasce il Po, il più lungo fiume italiano. Le acque che arrivano dai ghiacciai confluiscono in un piccolo torrente che, scendendo verso valle, diventa mano a mano più grande. La mancanza di precipitazioni nevose, che fino ad oggi hanno caratterizzato questo inverno, rendono evidente quello che si ripercuote più in basso, dove la siccità rischia di mettere a dura prova il settore agricolo e non solo. Camminando lungo il letto del torrente si sente il rumore dell'acqua che scorre nel sottosuolo, piccoli rivoli emergono tra le rocce, tutto attorno qualche sparuto cumulo di neve e niente più. Un paesaggio insolito per questo periodo dell'anno a questa altitudine.



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LE TUE MANI

Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.

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