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  1. In data 01/10/2016 08:16:44 a pubblicato
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    Tagli al servizio sanitario: stiamo regredendo al medioevo. Cure sono solo per ricchi – VIDEO


    I tagli sono solo per noi, mentre in vece la casta renzi compreso ha tutto gratis.
    Ormai il popolo italiano è diventato l’ultimo pensiero di quelli che dovrebbero rappresentarci ma che invece ci chiamano vacce sa mungere. No è sbagliato ora non siamo più vacche da mungere, ma vacche da macello.

    Ci hanno tolto anche il diritto alla salute e stanno tramando nell’ombra l’apertura al mercato americano, pieno di prodotti ogm e antibiotici, cloro e altre schifezze.
    Ma questi signori lo hanno capito che il popolo e sovrano e loro devono tutelarlo?
    Siamo arrivati all’ultima stretta finale del golpe che vede al centro la democrazia, derubata e stuprata in favore delle multinazionali e dei loro interessi privati.

    Il ttip potrebbe essere un’occasione utile se le norme europee invece che essere abbassate a quelle americane, richiedessero l’innalzamento ai livelli europei anche per i prodotti americani. Insomma qua stiamo peggiorando altro che evoluzione…



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  2. In data 01/10/2016 08:11:09 a pubblicato
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    RAI LA PROPOSTA: ”CRIPTARE IL SEGNALE, PAGHI SOLO CHI VUOL VEDERLA”.


    Discussione aperta dopo il consiglio dei ministri che ha licenziato, nell’ambito della legge di Stabilità 2016, l’inserimento del canone Rai nella bolletta elettrica, con tanto di rateizzazionebimestrale e relative sanzioni per gli evasori. Proprio la lotta all’evasione del canone è la chiave con cui il governo ha messo in campo questa discussa riforma, che non ha mancato di sollevarepolemiche politiche ma anche e soprattutto tecniche, vista la separazione fra imposta e fruizione del servizio. Così, mentre la Camera dei deputati esamina il disegno di legge di riforma della Rai, è Pierluigi Sabbatini, dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, a lanciare una proposta nel merito.

    PROGRAMMI CRIPTATI – Sabbatini è intervenuto nella discussione con un post, con una premessa chiara: “Il governo vuole far pagare il canone tv con la bolletta dell’elettricità. Ma è una soluzione che separa imposta e fruizione del servizio. Per risolvere il problema dell’evasione basterebbe invece crittare le trasmissioni Rai. E si potrebbero così abolire anche i tetti pubblicitari.” Nel dettaglio si tratterebbe di riconferire “al canone Tv la natura di imposta associata all’effettiva fruizione del servizio”. Come? Utilizzando la tecnologia digitale e rendendo il servizio televisivo “escludibile”.

    Dopo un lungo excursus sulla storia del canone per il servizio pubblico televisivo, dal regio decreto del 1938 che lo istituiva ai cambiamenti che hanno riguardato il mezzo televisivo e la sua fruizione nei decenni, Sabbatini porta la sua proposta, ossia “tornare alla filosofia dell’originario regio decreto, riconferendo al canone Tv la natura di imposta associata all’effettiva fruizione del servizio. Peraltro, l’evoluzione tecnologica rende questa soluzione ben più facilmente perseguibile. La Rai trasmette con tecnologia digitale e pertanto il servizio televisivo è ora ‘escludibile’. La soluzione al problema dell’evasione del canone televisivo è dunque a portata di mano: crittare le trasmissioni Rai e fornire la card Rai a coloro che pagano il canone. Questa soluzione obbligherà chi vuole fruire del servizio a pagarlo e, nel contempo, consentirà a chi non se ne vuole servire di evitarne il pagamento”.

    TETTI PUBBLICITARI – “Coerente con questa proposta – prosegue il post di Sabbatini – è l’eliminazione dei tetti pubblicitari per l’emittente pubblico, giacché non sarebbe più opportuno imporre uno specifico modello di finanziamento. Tutto ciò porterebbe alla fine del servizio pubblico? Non necessariamente. La Rai non è assoggettata agli stessi criteri di profittabilità di un’impresa privata e dispone ancora di asset importanti che non sono nella disponibilità delle altre emittenti. E comunque stona parlare di servizio pubblico quando si propone un criterio di pagamento del canone che rende palese l’irrilevanza della sua fruizione”.



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  3. In data 26/09/2016 17:47:27 a pubblicato
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    Legge 564/96:permette ai sindacalisti di andare in pensione con un solo mese di contributi.E noi paghiamo!VIDEO

    Lo sai che esiste una legge che permette ai sindacalisti di andare in pensione con un solo mese di contributi?Molti ne approfittano mentre noi paghiamo!

    Ebbene si, è la legge 564, scritta nel 1996 da Tiziano Treu nuovo commissario Inps&nbsp;durante il governo Prodi. Essa p. In verità si tratta di una legge fatta talmente male (forse volutamente), tanto da indurre i sindacalisti ad adottare un trucchetto.
    Il trucchetto è semplice: con questa legge, il calcolo della pensione dei sindacalisti si basa soltanto sull’ultimo mese di stipendio percepito. In questo modo per un sindacalista è sufficiente lavorare anche solo un mese, magari percependo uno stipendio alto, per poi avere accesso per il resto della vita ad una pensione calcolata in base a quell’unico stipendio, come se fosse stato percepito per tutta la vita lavorativa. Tutto ciò pesa sulle spalle dell’ INPS e quindi dei cittadini,dato che il denaro erogato è molto maggiore di quello che viene versato a vita al sindacalista. Una legge fatta “con i piedi” dunque.
     Ad informare i cittadini riguardo l’esistenza della legge 564 e i privilegi che essa nasconde è stata la trasmissione televisiva Le iene show tramite un servizio di Nadia Toffa. A far “muovere” LE IENE è bastata una segnalazione anonima su un’ex professoressa, che oltre alla pensione per la cattedra, ne riceve anche una da sindacalista Snals. Il fatto che desta maggior sospetto è che nessuno dei lavoratori della sede del sindacato Snals dichiara di aver mai visto la presunta collega. Allora come mai questa signora percepisce una pensione per un incarico mai svolto o svolto per qualche giorno? Il resto lasciamo spiegarlo a Nadia Toffa nel servizio sopra descritto.


    E poi si dice che non ci sono FONDI per chi ha gia maturati 41 anni di contributi e quindi non se ne parla nemmeno.....
    Diteci la vostra nei commenti.



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  4. In data 26/09/2016 08:19:38 a pubblicato
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    LA RIVOLTA FISCALE IN ITALIA PARTE DA TRIESTE

    I cittadini di Trieste hanno deciso di non pagare più tasse allo Stato

    TRIESTE: I cittadini infuriati si sono uniti ed hanno deciso di sospendere «i pagamenti di tutte le imposizioni fiscali dirette ed indirette dello Stato italiano, dei suoi organi, delle sue amministrazioni pubbliche e dei suoi concessionari di pubblici servizi». 
    Essi sono i sostenitori di "Territorio Libero di Trieste" ed hanno insieme inoltrato alla Prefettura uno scritto, dove comunicano la loro: “dichiarazione di obiezione fiscale  motivata” 

    I cittadini triestini sostengono inoltre la mancanza di sovranità dello Stato italiano, in quanto "finzione politico – giuridica", che quindi non riconoscono più come legittima.  

    I cittadini a questo punto richiedono attività sospensive e di informazione, nonché la nomina di un “giudice neutrale” per la composizione di future controversie in materia di imposizioni fiscali.
    I cittadini del "Territorio Libero di Trieste", dunque sono determinati ad andare fino infondo con la loro lotta pacifica ad uno Stato che non riconoscono più come tale, e quindi hanno deciso di rifiutarsi di pagare le tasse tutti assieme.



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  5. In data 21/09/2016 19:53:53 a pubblicato
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    http://urbanpost.it/pensioni-2016-news-oggi-pensione-precoci-41-anni-10-mesi-ipotesi-sempre-piu-vicina/

    Pensione precoci a 41 anni e 10 mesi, ipotesi sempre più vicina


    Prende corpo l’ipotesi dell’uscita anticipata dei lavoratori precoci con 41 anni e 10 mesi di contributi come compromesso tra la richiesta dei lavoratori precoci che chiedono la Quota 41 e la proposta governativa dei bonus contributivi agli under 16

    Il ministero del Lavoro ha comunicato che: “Per completare gli gli approfondimenti sulle materie al centro del confronto in atto”, l’incontro tra Governo e sindacati sulle pensioni è stato rinviato al pomeriggio del 27 settembre. Il vertice sarà definitivo e si proverà a definire l’accordo sui provvedimenti in tema di pensioni da inserire nella legge di Stabilità 2017. Saranno presenti, per il Governo il ministro Giuliano Poletti e il sottosegretario Tommaso Nannicini e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Anna Maria Furlan, Carmelo Barbagallo.

    Mentre c’è già una sostanziale convergenza su l’Anticipo pensionistico, sull’ampliamento dei beneficiari della quattordicesima e della no tax area per i pensionati e sulla cancellazione delle ricongiunzioni onerose, restano aperte le questioni del pensionamento anticipato per i lavoratori precoci e per gli addetti a mansioni usuranti.

    La categoria dei lavoratori precoci che si sta battendo per andare in pensione con la quota 41 proposta da Cesare Damiano non ha accolto con favore la proposta del Governo di un bonus contributivo da riconoscere a chi ha cominciato a lavorare prima dei 16 anni, perché a loro avviso sarebbero pochi i lavoratori beneficiari del provvedimento. Il compromesso tra la richiesta dei precoci e la proposta governativa potrebbe essere quello di alzare l’asticella a Quota 41 e 10 mesi,che permetterebbe l’uscita anticipata dal 2017 con 41 e 10 mesi di contributi piuttosto che con 42 e 10 mesi come previsto dalla Fornero.



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LE TUE MANI

Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.

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