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  1. In data 31/10/2016 08:41:31 a pubblicato
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    Piazza del Popolo semi-vuota. Renzi deluso. Referendum, avanza il no.

    Musi lunghi al Nazareno all'indomani della manifestazione a Roma del Partito Democratrico a favore del sì al referendum istituzionale del 4 dicembre. Dal palco di Piazza del Popolo hanno annunciato esultando: "Siamo centinaia di migliaia", ma, dietro le quinte, gli organizzatori hanno poi ammesso: "Al massimo c'erano 50mila persone". La sfida di Matteo Renzi era quella di riempira la piazza per tirare la volata alla riforma costituzionale e isolare quella parte della minoranza dem ormai orientata a votare no. E invece la partecipazione flop ha acceso più di un campanello d'allarme ai piani alti del Nazareno e di Palazzo Chigi. Gli ultimissimi sondaggi interni al Pd - che Affaritaliani.it ha avuto modo di visionare - segnalano una leggera crescita del no negli ultimi sette giorni di circa mezzo punto percentuale.

    Ora lo svantaggio del sì sarebbe - stando ai numeri che circolano in casa Pd - di quasi 5 punti. E anche il tentativo del presidente del Consiglio di dividere la minoranza interna sembra pressoché fallito. A Piazza del Popolo a Roma c'era soltanto Gianni Cuperlo, impegnato nel disperato tentativo di trovare un'intesa con la maggioranza dem sulle modifiche alla legge elettorale. Ma non si sono visti né Pierluigi Bersani né Roberto Speranza, segno che ormai la quasi totalità della sinistra del Partito Democratico ha sposato la linea di Massimo D'Alema. E comunque anche Cuperlo non è stato affatto tenero con il premier, dichiarando: "Sono qui con le mie idee e aspetto un atto politico da Renzi altrimenti voto no". Il referendum del 4 dicembre - secondo molti osservatori - rischia davvero di essere un punto di non ritorno per il Pd. Comunque vada a finire, la scissione appare ormai inevitabile e potrebbe avvenire proprio sotto l'albero di Natale.



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  2. In data 01/11/2016 18:55:30 a pubblicato
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    Referendum costutuzionale, ecco perchè il 4 dicembre trionferà il No

    Il 4 dicembre, sul referendum costituzionale, trionferà il no. E Matteo Renzi sarà costretto a rimettere il mandato da Presidente del Consiglio, ma molto probabilmente anche da segretario del Pd. Del resto, sin dall’inizio, il premier aveva dichiarato che in caso di sconfitta avrebbe rassegnato le dimissioni, salvo poi, in qualche occasione, rimescolare le carte, ammettendo di aver personalizzato troppo il voto referendario e sottolineando che, comunque andrà il voto, lui sarebbe rimasto al suo posto a Palazzo Chigi.

    La personalizzazione del voto referendario ha raggiunto il suo apice con la manifestazione del Pd in Piazza del Popolo

    Purtroppo, la personalizzazione di quel voto si è sviluppata all’ennesima potenza, raggiungendo il suo apice con la manifestazione organizzata proprio dal Pd a Roma in Piazza del Popolo. Da quel palco Matteo Renzi, che ricopre anche la carica di segretario del Partito Democratico, ha tuonato contro tutti e tutto. Ha criticato la trasversalità del fronte del No che va, secondo lui, da Brunetta a Travaglio, da Gasparri a Tremonti, da Berlusconi a D'Alema, definendolo il partito che vuole bloccare l’Italia. Ha criticato il Movimento 5 Stelle, sottolineando che non basta dire onesta, onestà. Insomma, Matteo Renzi si è scagliato contro tutti e tutto, come mai un Presidente del Consiglio aveva fatto prima, senza comprendere forse che il fronte del No è sostenuto da gran parte della popolazione italiana. Una personalizzazione eccessiva che non potrà che avere delle conseguenze negative per l’attuale capo del governo italiano.

    Con la vittoria del No Matteo Renzi sarà costretto a dimettersi

    Il 4 di dicembre, in caso di vittoria del No, Renzi sarà costretto a rassegnare le dimissioni e l’Italia avrà un nuovo governo. Resta il fatto che la vittoria del Nosembra ormai scontata proprio perché a sostenere le ragioni del  è rimasto praticamente solo il Pd o, meglio, una parte del Pd. E’ vero, il fronte del No è trasversale e quasi totalizzante, ma forse proprio per questo Matteo Renzi avrebbe dovuto stare molto più attento ad evitare di personalizzare, come invece ha fatto, questo voto referendario. Non si può pretendere di apportare delle modifiche costituzionali senza avere un ampio fronte trasversale che le sostenga. Per questo, è più che probabile che il 4 dicembre il No trionferà e che Matteo Renzi sarà costretto a rassegnare le proprie dimissioni.



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  3. In data 05/11/2016 18:20:03 a pubblicato
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    Renzi, Boschi e Poletti mentono anche di fronte all'evidenza.




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  4. In data 13/11/2016 19:54:06 a pubblicato
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    LE VERE RAGIONI DEL "NO"


    L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

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  5. In data 17/11/2016 08:56:13 a pubblicato
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    Referendum, sondaggio Euromedia: Sì quasi spacciato. La tabella


    Secondo le dichiarazioni dei redditi dei membri del governo pubblicati sul sito del Senato, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato 98.961 euro. Il premier risulta inoltre comproprietario di due villini, uno a Pontassieve e l'altro nel comune di origine, Rignano, in provincia di Firenze. E' inoltre comproprietario di un terreno, coltivato ad olivi, nello stesso comune di Rignano, e di un box nell'abitazione di Pontassieve


    Sondaggio Euromedia: Pd sotto il 30% e fiducia in Renzi e nel governo ai minimi Nel giorno della vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti arriva un'altra pessima notizia per il presidente del Consiglio. L'ultimo sondaggio datato 9 novembre di Euromedia Reasearch, pubblicato da Affaritaliani.it, si abbatte su Palazzo Chigi. Nelle intenzioni di voto il Partito Democratico è tornato dopo diversi mesi sotto il 30% a quota 29,9. Vicinissimo il M5S al 27,7%. Forza Italia batte di pochissimo la Lega Nord: 12,5 a 12,2%. Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale in risalita con un ottimo 5%.



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LE TUE MANI

Grande è la gioia che provo quando posso stringere le tue mani.
Sento esprimere tutte le cose che non mi hai mai detto,
sento che ancora mi vuoi bene,
anche se non te l'ho mai chiesto.
Nelle tue mani ho messo il mio cuore
e tutto l'amore vero e sincero.
Il tempo è passato ma il mio sentimento non è mai cambiato è ancora forte e vivo.
Spero ancora di stringere le tue mani,
sentire che col pensiero mi sei vicina.
Ti prego! non negarmi la gioia di un tuo saluto
e la speranza che un giorno non lontano,
ancora io possa stringere le tue mani.

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